LIBERO
Commedia in due atti
di
Carlangelo Scillamà
Con la collaborazione di
Masaria Colucci
Personaggi:
Libero
Marta , la giornalista
Alex il piffero
Cettina la gattara
Il Professore
Carlo Coscia di pollo
Elio
Suleima
Dinda
Il ragazzo
Libero è un barbone, che vive in città in un vecchio rudere abbandonato - la "sua reggia" dice lui " con una vista che è un incanto".
Passa il suo tempo in giro per la strada, spesso lo trovi a leggere un libro o un giornale smarrito.
Libero è un barbone un po' particolare: ha circa quaranta anni, barbone, ma non trasandato. Colto , pulito per quanto lo può essere chi vive per la strada, è decisamente un tipo eccentrico , ma i barboni sono sempre un po' eccentrici.
Perché si diventa barboni ?
alcuni perché sono disadattati
altri perché non capiscono più il mondo
nel quale vivono e non lo accettano più.
Un cassonetto sulla destra accanto al quale o dai passanti o gettati dalle quinte si ammucchieranno dei sacchetti di immondizie. Sulla sinistra una panchina cittadina sulla quale si sederanno Libero e Marta. Quando Libero parlerà della moglie una donna passerà per caso per strada e fermandosi guarderà Libero con aria strana. Le scene devono avere coralità molta coralità; pertanto gente che va e gente che viene transita sulla scena e qualcuno si ferma a guardare.
ATTO PRIMO
( scena prima )
SCENA: avanti, fronte strada - piazzetta dove si svolgono i fatti, La Porta Magica di Piazza Vittorio, lingresso del rudere; dietro, retro del rudere - poche cose misere ma ordinate, pulite. Un grande cartone per dormire. Libero entra in scena con passo lesto, quasi saltellando. Si volta indietro , ha in mano un libro.
Lib: ahahhha ! ancora mi segue ?....ma, cosa vuole ?
Lei: la prego vorrei parlarle
Lib: ed io non ho voglia di parlare ...né con lei . né con nessun altro , non ne ho voglia non posso.. non lha ancora capito ?
Lei: ma cosa le costa ? in fondo si tratta solo di parlare un po ..e poi vado via .. non mi vedrà più lo giuro
Lib: figurarsi se ci credo ! i giornalisti sono tutti impiccioni miscredenti e bugiardi ... poi mi mette sul giornale .. magari con una foto e addio tranquillità !
Lei: ma no ! che dice ? se non vuole io ..
Lib: grazie ma.. non posso accettare , non posso ..non posso e poi non ho tempo da perdere, io. Ho la faccia di chi ha tempo da perdere ?
Lei: .. anchio non ho tempo da perdere glielo posso assicurare
Lib: quando è così ... siamo pari .. a non rivederci e buon giorno
Lei: mi ascolti per favore
Lib: non se ne parla ! non voglio ascoltare... il mio tempo è prezioso
Lei: il suo tempo è prezioso, dice ? e anche il mio ! sa che sono già in ritardo ? allora ! .... allora ?
Lib: allora siamo perfettamente daccordo ... ognuno va per la sua strada .. senza disturbare laltro, felicemente sconosciuti.. come prima
lei: le assicuro che ... .. cinque minuti ... soli
Lib: nemmeno uno , nemmeno mezzo ... una frazioncina piccola piccola di un minutino ? .. nemmeno quella! il tempo è prezioso ! e non ho intenzione di sprecarlo con lei e poi .. io sono arrivato a casa
Lei: lei ... vive qua, allora ?
Lib: eh ! vecchia costruzione, centro storico , vista incantevole ,solida e confortevole cè anche lo stemma e la data, la mia reggia ! è solo un po umida ,ma non si può avere tutto dalla vita e poi .. laffitto non è molto caro ! chi si contenta.... lei ce lha una casa ?
Lei: certamente
Lib: e allora ci vada
Lei: fra cinque minuti ... se me li concede
Lib: ahaaa allora insiste ? allora non ha capito ! non si può, non si può, non si può ! il tempo è come un vaso quando lhai usato tutto .. non ce nè più e nessuno te lo può prestare; quando è finito .. è finito ! E per quello che è prezioso ..... ha capitoooooo ? (la guarda con commiserazione) no ! non ha capito .. si vede subito che non ha capito. Io a occhio e croce del mio vaso ne ho già consumato la metà .. e devo risparmiare .. perciò
Lei: ma .... cosa se ne fa di tutto questo tempo ?
Lib: che lo devo dire a lei ? non sono fatti suoi ! è mio e solo mio il mio tempo .... è lunica cosa che ho e me la tengo stretta, se non le dispiace
Lei: eh già ! ... mi ascolti ! .... una cosa soltanto
Lib: lei è una rompiballe ! ... di quelle mondiali
lei: eheeh! senzaltro è così, dica le faccio paura ? perché è così scontroso ?
Lib: perché .. perché ... il libro dei perché è molto grande io ho da fare, ho da fare ( si volta )
Lei: in genere .... c'è sempre un perché
Lib: ( sorpreso si volta e sorridendo con malcelata ironia ) cè sempre un perché ! beata ingenuità .. eh ! eh ! uhm ! magari fosse
Lei: ma si, certo ! ecco vede ...io sono convinta
Lib: perché se così fosse io potrei rispondere a tante domande alle quali non so ancora rispondere saprei darmi tante più ragioni e certo sarei pure più felice .. e come no ! ... perché io , perché lei , perché qui , perché là e non da unaltra parte ...... per esempio
Lei: appunto
Lib: appunto un corno ! che appunto ? tutto sarebbe chiaro.
Lei: e invece non lo è ?
Lib: non lo è , no !
Lei: cioè ?
Lib: tutto .... , che ne so ! tutto è .. tutto.... la vita, quel tranvai, il traffico e ... il mio sigaro. Quando dico tutto intendo tutto ! pure il fatto che io sto qua ad ascoltarla , anche se non ne ho voglia e ho un mucchio di altre cose da fare.
Lei: non capisco
Lib: non ha detto che cè sempre un perché .. e allora se lo trovi !
Lei: cosa devo trovare ?
Lib: il suo perché
Lei: questa è filosofia da quattro soldi! la smetta, mi sta prendendo in giro
Lib: forse la sto prendendo in ... quadrato ! ma non ha importanza...anzi sa che le dico ......no ! non le dico niente .. ci arrivi da sola se ne è capace e ne riparliamo ... quando l'avrà scoperto e adesso devo proprio andare che ho da fare, (pomposamente) mi ritiro.. nei miei .. appartamenti
Lei: così non vale! .. e poi le domande dovevo farle io
Lib: le domande ? ..ma , quali domande..
Lei: la mia intervista !.
Lib: lei ..ha detto che voleva parlare .. non fare domande o interviste .. domande , interviste, ci mancherebbe ! altro grande mistero .........da approfondire .. dopo,.... molto dopo eh eh ! (sorridendo malizioso ) fregata, tiè !
Libero si apparta sul retro delle mura facendo
comunque capolino mentre risponde
Lei: la prego finiamola di giocare a nascondino
Lib: perché ? è un bel gioco !
Lei: io sono una giornalista del .. gazzettino cittadino
Lib: ed io sono un barbone ..dei senza-famiglia, dei senza fissa-dimora eccetera eccetera( e si toglie il cappello) piacere , è un grande onore ........conoscere il gazzettino. Il gazzettino e ..... che dice il gazzettino ? salute , appetito, tutto a posto spero ?
Lei: il direttore dice che lei è un tipo interessante ... anzi originale e il mio giornale sarebbe interessato .. si insomma saremmo interessati a .. conoscerla meglio, sapere di lei farla conoscere
Lib: eh ! appunto,( ironico ) proprio quello che voglio !( fa il gesto di mostrarsi a un pubblico che non c'è) io un tipo originale ? ...mi ha visto bene ? io sono un pezzo unico, fuoriserie, fuori .. bordo fuori .... fuori e basta !
Originale
come un palazzo depoca
o un quadro dautore
Libero è
un barbone
non sarà mai un numero
non ha bisogno nemmeno di un cognome
come se fosse un re o un imperatore
gli basta solo il nome.
Libero è
barbone
parte della città
un monumento , una istituzione
pietra miliare
strada , piazza
arredo urbano
specie da proteggere
da tramandare ai posteri
perché gli uomini grigi
dalla mente grigia
se ne vanno via
nel grigiore dei giorni
che non ci sono più
mentre invece
Libero è
un barbone .. è
come un raggio di sole
rimane nel ricordo
non se ne va più via.
Libero è
un barbone
parte della città
.............
Lib: e non ho voglia di parlare con lei.
Lei: allora resto qui , con lei .. e non parlo,la guardo e basta .. se non le dispiace
Lib:(fingendo) e allora io mi arrabbio e divento violento ... buh!
Lei: (arretrando) ed io .. non ci credo, e lei .. non mi fa paura, ed io .. resto qua lo stesso
Lib: (con le braccia alzate) che impiastro i giornalisti , le donne, le donne giornaliste ! ed io me ne frego, capito me ne frego di lei
Lei: padronissimo ! io ... io resto qua
Libero le volta le spalle e si allontana sul retro attraverso una apertura sbrecciata
Lei: ho la sensazione che sto proprio perdendo tempo con questo quà .. strambo come un barbone strambo
Libero sporgendosi fuori con la testa
Lei: Strambo
una frittata .. che non è riuscita
una coppa di panna .. che non è montata
due uova di maionese .. che è impazzita.
Strambo
una rotella che non ruota
un meccanismo che gira a vuoto
il cittadino di un altro mondo
un negro con gli occhi azzurri
ed il capello biondo.
Lib: Normale
un essere da incasellare ?
mille case dal portoncino uguale ?
mille metri di fila intelligente
tanti sguardi che non sanno di niente ?
Lei: Strambo
una finestra con il vetro rotto
una bottiglia con un buco sotto
una automobile che non vuole partire
un cane che si mette a miagolare
guardare il mare senza potersi bagnare
gridare al vento
e parlare , parlare
quando nessuno ti sta ad ascoltare.
Lib: Puahhh !
sapere oggi cosa farai domani
pensare di avere il mondo fra le mani
sapere che domani sarà bello
e per prudenza portarsi lombrello
Puahh e doppio puahh , questo è normale ?