Teatro Comicità
da pensare
NELLA DISCIOLTA
LEGGEREZZA DEI PREAMBOLI
Per sole
donnedi Carlangelo Scillamà.Regia di Sara Calanna
Con Pierre Bresolin & Gloria Gulino.Teatro Petrolini di Roma
Prod. SNAD.
Lo spettacolo, inserito nella
Rassegna di teatro comico sul tema La
coppia...e dintorni, mette mano alla singolare rivisitazione di un argomento che
è motore inesauribile di quella infinita poliedricità incentrata sulle particolari
trasgressioni o variazioni erotiche sul tema voluttuoso del boudoir.
Il filo conduttore del delizioso testo di Carlangelo Scillamà è riassumibile nel
detto: divertitevi, ecco lessenziale; ma fuggite con cura
linnamoramento, cui si prestano ad interpretare, con molta abilità e in
modo brillante, Pierre Bressolin, nel
ruolo di un prestante gicolò che riceve per appuntamento nella sua garsonniere
dallatmosfera malsana, piccanti signore generose; e Gloria Gulino nel ruolo di una di
queste citate signore in carriera e in crisi di astinenza, che sceglie,
imperturbabile, la scorciatoia della trombata a pagamento per soddisfare il
suo corpo col solo piacere sessuale.
La bella e frizzante
regia di Sara Calanna rivisita il testo con
disciolta leggerezza di preamboli sessuali, tale da suggerire, senza mai arrivare al
dunque, ad un sensuale, quanto umoristico erotismo verbale, giuoco
duna continua, pudica seduzione corredata, da parte della donna, da avance,
sospiri, occhiate languide. Vorrei, ma non posso, ancora non sono pronta, forse
dopo, titubanti ritrosie che palesano una sottesa conflittualità nei rapporti
inter-individuali.
Nel susseguirsi dei quadri scenici, il contrasto tra pretenziosità,
ostentazioni di focose prestazioni e, dunque, di miseria morale, crea le forme più
immediate di umorismo, sfocianti, appunto, nel divertimento e nel riso. I rimandi celati
nel sottotesto scritturale di Scillamà alzano
il diaframma sui pudori e sembrano giungere ad una sorta di sottaciuta denuncia
esistenziale.
Sono le
trasgressioni dellerotismo extraconiugale, i matrimoni aperti, dove la sessualità
femminile sembra apparire finalmente più libera da atavici sensi di colpa. Emerge però
uno spaccato di vita, ora divertente, ora esasperato e anche imbarazzante riguardo le
stranezze, i tortuosi percorsi mentali, protesi verso goliardiche invenzioni. Percorsi che
lautore ha filtrato dalla realtà variegata di quelluniverso femminile
costretto allastinenza sessuale; probabilmente perché sopravvivono i mille e mille
tabù che accompagnano i pudori di una sessualità considerata ancora illecita.
Spettacolo ben costruito, ben recitato e molto gradito dalla platea romana. |